il sonno della politica ha generato questo presente

Vari leader storici dei partiti italiani o genericamente della nostra politica sono stati varie volte colti mentre erano più o meno sonnolenti o addirittura addormentati durante sedute di Camera e Senato, incontri, conferenze e così via.
Appare abbastanza evidente il senso di quell’ “abbiocco” o, in qualche caso, addirittura di quel dormire che va oltre la naturale stanchezza della frenesia presenzialistica richiesta dai ruoli ufficiali di ciascuno.
È infatti quel sonno simbolico e non solo simbolico delle responsabilità e, aggiungerei, delle “colpe” di una vita poco interessata alla missione della rappresentanza e della trasmissione del sapere e della passione politica.
La vecchia generazione democratica della sinistra è esattamente quella che “non ha saputo educare i giovani”. Come scrisse e temeva Antonio G.
“Manca l’anello di congiunzione”.
Ed ora ci teniamo queste pericolose figure sostanzialmente antidemocratiche di una destra che sembra non dormire affatto e che, invece e per mala sorte, riesce a raccogliere una quota di voti espressi da meno della metà degli italiani aventi diritto al voto sufficienti a loro per proclamare che hanno vinto, che governeranno a lungo.
Infine appare abbastanza chiaro, visto come stanno agendo, che del Parlamento o addirittura del Quirinale faranno una ininfluente cornice, molto molto sottile e flebile se non sottomessa e silenziosa.

sinistra addio

Vi sono ex leader della ex sinistra che, insieme ai loro seguaci, lamentano che questo sia un tempo di ignoranza, ma fingono di ignorare, o ignorano addirittura, che la crisi culturale e la mancanza di opposizione attuali sono anche il risultato di non avere saputo, a suo tempo, educare le nuove generazioni e le nuove possibili leve politiche all’ amore per la democrazia e ai valori della costituzione. E di questo sono responsabili anche i vari Bersani o Bertinotti.

Manca l’ anello di congiunzione, e la sirena liberista ha avuto gioco facile.

La guerra uccide, non vince

Non vinceranno

Loro non vinceranno.

Alla fine non sarà la loro brutale violenza 

non saranno l’orgoglio e la furia

Non saranno il disprezzo, l’irrisione e l’arroganza.

Non l’omicidio. Effimeri trionfi del lutto.

Appaiono, morti come spettri,

fetidi fantasmi della sopraffazione

Caino di fratelli, ma non dureranno.

La vita li fugge 

ed il tempo ne tramanderà

come sempre

solo l’ignominia e la vergogna.

Non vinceranno.

L’occidente si pa(s)ce di morte

Adesso ne muoiono a decine e centinaia ogni giorno.
Di sete, di fame, di soffocamento, di miseria, di bombe e di droni; di guerra.
Avete visto i bambini morire di ferite, di fame, di affogamento? Già ma noi siamo quelli “orgogliosi!” Noi siamo gli italiani che si vantano di primati, di glorie, di eccellenze.
Eccellenze di che?
Eccellenze di miserabili.
Eccellenze di beccamorti che speculano sul genio di padri del passato che non ci riconoscono né riconoscerebbero mai più, che ci rinnegano dalle tombe. Persone che non muoiono solo affogate, ma di miseria, di droga, muoiono perché non possono curarsi o perché, troppo vecchi sono costretti a lavori pericolosi, muoiono di violenza. E poi i parenti ci scrivono sopra, caso mai, un libercolo.
Ma noi siamo davvero i giusti? Siamo quegli ITALIANI figli di Beccaria e di Michelangelo o siamo un paese un tempo patria di cultura ma oggi diventati servi di culturismi senza cultura?
Quale cultura?
Siamo quelli i cui leader abbracciano e baciano gli sterminatori di vite, pronti a genuflettersi al potere più grosso.

Già perché quelle vite non sono le loro, le nostre, ma non è vero.

Il mondo occidentale sta ora uccidendo, ma non si accorge dei suicidio di massa di questo popolo instupidito da media e games e che è diventato un popolo-pupazzo? Non si accorge che stiamo alla fine di una ciclo storico e culturale che oggi viene ignorato? Non capisce che non è il weekend, la birretta (ossessivamente presente in tutte le foto), il sesso, la vacanza sgraffignata tra una frustrazione e l’altra, non sono le ore di videogiochi, non sono le sere in discoteca che salvano la nostra umanità quella che da senso alla vita?
Dov’è finito, dove è maledettamente finito quello che noi chiamavamo “impegno”? Dove sono finite le cure e le ansie di salvare la pace?
Fate tutti orrore.
Smettetela. I potenti non smetteranno mai, idioti invasati dal loro ego. Facciamoli smettere noi.
Iniziamo contestando questo Parlamento guerrafondaio che incensa tiranni e tirannelli rappresentandoli come difensori della nostra routine di inetti.
Liberiamo il pensiero.

A cosa sono serviti l’Illuminismo e il progresso scientifico e delle arti?

Solo il papa difende la pace, e ci permettiamo di eccepire sul significato “bandiera bianca” perché fingiamo, sì certo fingiamo da ignoranti, che il bianco sia colore della resa non invece, il colore del dialogo e della pace.
A che serve votare e non votare?
Sono le classi dirigenti dei partiti che dobbiamo fortemente contestare.
A che servono questi partiti servi e paggetti, pronti a qualunque mediazione, bassezza, prostituzione ai meccanismi guerrafondai?

Vergogna.