Cara poesia, davvero se potessi
ti toglierei d’intorno albe e cipressi:
sospiri e smielate esternazioni
di tastieristi in caccia di emozioni.
Liberarti vorrei d’irti pensieri
asmatici sbrindelli grigi e neri:
forse, cara poesia, se lo potessi
t’appenderei corone e darei canti:
forse peggiori, forse come tanti,
ma senza presunzione e spocchia alcuna
m’inchinerei chiedendo, almeno, scusa.