- Forse accettare questa nuova realtà è davvero più difficile per chi sia nato e vissuto solo dagli anni ’80 del ‘900. E davvero affermare spensieratamente “Quant’è bella giovinezza” a volte è arduo.
Forse ( il dubbio è davvero necessario) per chi ha conosciuto solo la società conforme all’attuale modello, quello che e si è formato dopo l’era che chiamavamo del riflusso e che grosso modo potremmo affiancare alla nascita della tv del biscione, è impossibile trovare respiro in quella attuale, ossia in una realtà dove invece è necessario attingere, per trovare pause di equilibrata serenità, a risorse personali.
Le risorse personali, (provo a dire, ma non con l’intenzione di sentenziare), sono quelle costituite anche da una base di tradizione di famiglia, di esperienze improntate a difficoltà da superare, da una scuola capace di dire no, da principi da rispettare. Per qualcuno sono risorse frutto anche di rinunce piccole o grandi, frutto di abiti ereditati da fratelli o sorelle, di due paia di scarpe all’anno e di colazioni con caffellatte e pane del giorno prima o di pranzi cucinati o riscaldati alla meglio. Di ore di “noia” superate cercando qualcosa da fare, qualcuno con cui parlare. O un libro desiderato e da leggere e spesso rileggere due o tre volte, perché non si avevano frequentemente dei regali.
Non sto dicendo che fosse meglio allora.
Sarebbe sciocco oltre che inutile.
Ma forse posso dire che si diventa più fragili quando si nasce e cresce in un mondo che non finisce da nessuna parte, in cui ti dicono che devi perseguire i sogni a qualsiasi costo e dove, spesso, non si hanno confronti con se stessi e con i propri limiti.
A me sembra che si viva con insoddisfazione in un mondo invaso continuamente da comunicazioni suggestive e allettanti e dove la quotidianità è basata sul rito: ad esempio ci si deve rilassare pena lo stress, non si deve accettare un limite o ci ritiene meritevoli di tutto ciò che vorremmo per noi, ma senza troppo calcolare gli altri.
So da me che il discorso è noioso. So anche che non è concludente.
Penso tuttavia che sia un discorso serio.
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Maria Serena Peterlin
Ascolto, osservo e leggo. Mi interesso di letteratura. Mi occupo di formazione, scuola ed educazione. In questo blog parlo soprattutto di problematiche giovanili e di interessi culturali e questioni di attualità. Pubblico qui i miei scritti, racconti, ricordi, foto e disegni e le mie libere parole-
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