Archivi tag: scuole chiuse

Roma, Alemanno: Nevica (e la scuola fa di peggio)

Non sarà troppo freddo? E se nevica? E se nevica tantissimo? E se gela?

Una buona occasione per dare della scuola e dei docenti un esempio di Italia che non funziona?

Anche sì.

 L’evento è eccezionale e le situazioni sono tante.

(Brutta cosa averne viste un po’ di più.)

E così è accaduto che Alemanno, sindaco di Roma, con una botta di genio puro, è riuscito a combinare quello che né la neve (che non si vede se non in alcuni quartieri) né il maltempo (che c’è e si vede) sarebbero mai riusciti a fare: ulteriori caos e disagi per tutti: si chiude la didattica, ma si va a scuola, ovvero non si va, ma ci si deve essere.

Perfetto: Alemanno è sindaco, mica insegnante.

Spiace molto, invece, sentire le opinioni degli insegnanti romani che sono stati chiamati ad essere presenti a scuola non per “fare didattica” ma per assicurare che la scuola accogliesse i ragazzi i cui genitori non avrebbero saputo come, in caso di chiusura, come provvedere ai figli. Ed ecco qua gli sfoghi più frequenti (anche se c’è da augurarsi rappresentino la minoranza).

 “Io a scuola vado per lavorare, se non c’è didattica cosa ci vado a fare?”

“Ci considerano baby-sitter!”,

“Io per non sbagliare, siccome l’ordinanza non è chiara approfitto e resto a casa. Se mi attribuiscono un’assenza chiedo ferie”

E potrei continuare, ma meglio sorvolare.

Nel frattempo cerco invano di allontanare dalla memoria i miei tempi belli di insegnante a Reggio nell’Emilia, ah l’Emilia felix!, in cui con la temperatura a -12° (quell’anno si sono frantumate le bottiglie di acqua minerale chiuse in cantina… il lambrusco per fortuna no….)  e mezzo metro di neve non solo ho potuto portare le figlie alla scuola materna ed elementare, ma fare le mie regolari ore di lezione con l’accortezza di uscire di casa mezz’ora prima.

 Preferisco pensare con affetto ai lavoratori precari che sono tenuti comunque a tener fede ai loro turni, agli insegnanti delle private (sì, proprio a loro) che oggi hanno rispettato l’orario, e a chi non si annoia perché il posto statale a stipendio fisso non ce l’ha e quindi non può portare la giustifica di Alemanno visto che la pagnotta non gliela passa il convento.

Un insegnante si sente babysitterato solo perché, per un giorno o due, non può “andare avanti col programma” ? Che tristezza. No comment.

Accogliere i ragazzi a scuola non è lavoro degno? Invece, casomai, bocciarne il 40% sì. Singolare ma vero.

“… l’ordinanza non è chiara approfitto e resto a casa. Se mi attribuiscono un’assenza chiedo ferie” : ma che nobile mente! Ci sono persone che lavorano con contratti atipici (bell’eufemismo) e non fanno un’ora di ferie da anni! E certo non possono inventarsi le ferie causa “non era chiara l’ordinanza” anche perché la normativa sulle ferie dei docenti prescrive che si possa usufruirne solo compatibilmente con le esigenze di servizio e facendo domanda al DS con congruo anticipo ….

 Francamente sono più trasparenti i miei ragazzi, con uno dei quali (ex-alunno) oggi ho avuto questo dialogo su fb:

“noi prof…facevamo sega stando in classe…ihihih!!!bei tempi :)”

“E quando aprivate le finestre per poter dire che il riscaldamento non funzionava? (a parte il fatto che ci avevano messo nell’aula ex cesso e ci si gelava davvero…)”

“spettacolo..XD”

Meglio, no?