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Ribellarsi necesse est!

(vecchia Roma)

A Roma i personaggi
in cerca dell’untore
ora salgono, e poi scendono,
le scale di Preture:
niente so, nulla vidi, nulla sentii;
non scrissi, non firmai
non ero io;
e, se facevo, io facevo altrove.

Amara come bile
la parola
che annebbia ed avvelena:
ma è prassi e inganno
di Roma quotidiana.

Sfratti e favori a Roma

Forse solo chi, abitando a Roma, ha sempre pagato affitti esosi e/o di mercato sa che chi oggi lamenta tragedie e se la prende con opere pie (e non) per eventuali sfratti ha in realtà ottenuto a suo tempo, grazie a speciali conoscenze e/o raccomandazioni abitazioni in affitto a condizioni di assoluto favore.
Queste persone hanno, di solito, abitato in quartieri del centro storico e, non di rado, in bei palazzi d’epoca.
Accedere a quei favori era, per un comune mortale cittadino come me e tanti altri, del tutto impossibile.
E’ vero, oggi quelli che han goduto sono spesso sono anziani e con problemi, ma per lunghi decenni hanno pagato una miseria mentre le persone normali, come me e tante altre, si sono svenate per pagare l’affitto e le cauzioni per poi esser costretti a cercare di acquistare un appartamento pagando mutui da farsi venire il cosiddetto fiatone; e si paga per tutta la vita.
Allora, per piacere, diciamola tutta.
Senza nulla togliere a chi subisce uno sfratto esoso.

#vigili vigilati

sed quis custodiet ipsos custodes?
A Roma, considerata la situazione del traffico, la precarietà della sicurezza, la scarsa cura di un territorio in cui chi dovrebbe vigilare non vede, non sente e non si accorge, tenuto conto dei problemi complessi di una difficile città, è abbastanza improbabile trovare qualcuno che solidarizzi coi #vigili urbani che risultassero assenti ingiustificati in questo scalcinato capodanno.

Considerato però lo stipendio dei vigili suddetti io, personalmente, solidarizzo molto ma molto di meno con chi, dirigente, politico, ministro o premier (addirittura) vola e va su retribuzioni privilegiate e potere, brinda in vacanza o mette le manine sante sui decreti segreti; salvo poi pretendere di ottenere consensi facendo basso moralismo con il frustare tutori dell’ordine magari non inappuntabili, pure anzianotti e spesso coi polmoni pieni di smog. E se poi la loro colpa principale non fosse l’assenteismo, ma l’eccesso di zelo nel multare la panda del sindaco, allora la solidarietà sarebbe obbligo civico.

Roma rivendica l’Impero, de cocci

Sotto le nostre case troviamo ex-marciapiedi trasformati in sentieri di guerra, tra monnezza, buche,decorazioni canine e altre amenità
Passano visionari che si imbarcano in bicicletta tra miasmi e volo radente dei motorizzati.
Bimbi ed adulti respirano con diffidente prudenza, ma ineluttabilmente, quel che passa il cielo, una volta benigno.
Pedoni e disabili arrancano e spesso desistono ma… ma nella Roma dell’Impero sorge un parco archeologico: daje Ignazio.