Ha ragione, in linea di principio, il giovane che commenta su fB il mio post precedente quando individua la colpa dello sfruttamento, della precarietà, della perdita di diritti in coloro che hanno permesso che questo accadesse. A mio avviso ha ragione anche quando accusa chi ha approfittato di norme che distribuivano vantaggi, e aggiungerei che quelle norme facevano scivolare senza intoppi i grandi privilegi. E’ noto infatti che chi ci ha governato (e governa in tanti enti, aziende di stato, giunte e assemblee, consigli:comunali, provinciali, regionali, e perfino (pare) nella magistratura (cfr Mose e Venezia, Expo e Milano ecc ecc) si è aggiudicato ben di più di una discutibile e immeritata baby pensione da 800 euro .
Però insisto : contrapporre generazioni distoglie dall’evidenza che la distinzione va fatta tra onesti e disonesti, tra profittatori e sfruttati.
Amaramente dobbiamo tuttavia ammettere che anche nella categoria ladri-disonesti ci sono vari livelli. C’è quello che timbra 10 cartellini, quello che si si finge invalido, quello che aggira la legge evadendo;c’è anche tutta una palude mefitica di perniciosi imbroglioni che sguazzando nella disonestà mediocre o piccola consentono invece che prosperi la grande disonestà e magari la votano e confermano in caso di elezioni.Ci sono poi i grossi ladroni, i corruttori, i manipolatori della politica con cortigiani e cortigiane al seguito.
Solo pochi fortunati tra noi potrebbero affermare che i servizi pubblici (a Roma ad esempio) funzionano, o possono essere contenti dell’assistenza sanitaria (a tutti i livelli) o della scuola e così via. Non penso che chi è riuscito ad infilarsi, eludendo o manipolando concorsi o surfando sulle raccomandazioni, in un “posto” tranquillo e, per ora, stabile, si metta ad armare una rivoluzione.
E ce ne devono esser parecchi visto come sono andate e spesso vanno le tornate elettorali.
Dunque mi permetto di insistere: non facciamone una questione generazionale.
E confermo: io ho visto mediocri far carriera anche a scuola spazzando il fondo di Istituto con l’aspirapolvere o aggiudicandosi incarichi; a volte ho visto anime, e qualcos’altro, in vendita anche per meno di 30 o 80 denari. A volte basta una gita.
Ma il cielo è sempre più blu.
Ma visto che siamo in tema di canzoni: provate a spiluccare tra i testi dei cantautori degli anni passati, non ci sono solo sapori di sale e mare e abbronzatissime,ci sono denunce forti e chiare. Ci sono denunce spiattellate e dichiarate anche se, bomba o non bomba, le parole scomode poi sono state fatti saltare tra le tette delle velinone del berlusca o tra le paure delle connivenze.
Aggiungo una citazione illuminante, da Pierangelo Bertoli. Tanto tanto diverso da poter cantare, a muso duro, così.
Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani
e quelli che rubavano un salario
i falsi che si fanno una carriera
con certe prestazioni fuori orario