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Una festa posticcia, la festa dei nonni

autoritratto 5Ho scritto le righe che metto qui di seguito due anni fa, in occasione della festa dei nonni, anticipando il tema del furto di speranze, ma non solo.

FESTA DEI NONNI?
(2017)

Mi rivolgo a voi,
rappresentanti dei poteri.
Voi che avete falciato le nostre speranze
e quelle riposte nel futuro,
voi che spargete menzogne
sulla terra che avete bruciato
e spegnete la conoscenza,

voi che avete spezzato il destino dei nostri figli
e ipotecate quello dei loro stessi figli,
e ora li manipolate gli uni contro gli altri
e tutti contro di noi
voi : sacerdoti dell’individualismo egoista
che avete deciso di renderci più poveri
materialmente e moralmente,
voi per i quali non spendo insulti
mentre vi vedo vestire i viscidi e luccicanti abiti
dell’ipocrisia e del ricatto violento
e subdolo.

Voi,
e proprio voi?
adesso ci festeggiate come “nonni”
come “risorsa”, come “portatori di welfare”,
come sostegno e soluzione ai problemi
della generazione che ci avete strappato
per stritolarla nel vostro tritacarne liberista?

Spero che arrivi il giorno in cui pagherete il conto
E quello, sì, proprio quello sarà
la mia festa dei nonni.

 

Radio e giornali che si lamentano

Featured Image -- 3751Siamo quotidianamente afflitti e perseguitati da richieste di sms solidali per cause e problemi tragici e di cui si dovrebbero occupare Governi, Organismi intarnazionali e la Comunità Europea. Ma non basta. Adesso ci si chiede anche di sostenere la causa di Radio Radical e anche di qualche giornale che chiede sostentamento paventando chiusure.
Sostentamento?
Potrei essere e sarei anche d’accordo a sostenere giornali, organi di informazione e radio affinché non siano chiusi e ottengano finanziamenti.
MA c’è un ma molto serio per me: lo farei patto che NON si tratti di Giornali, Organi di Informazione e #RADIO impostati su una ideologia sostanzialmente liberista.
Cari amici che invocate aiuto, non siete forse voi che per decenni avete sponsorizzato il libero mercato, la libera concorrenza, la meritocrazia, il #liberismo? Non avete forse  amoreggiato con la finanza? Non avete chiesto di risparmiare perfino sulle pensioni dei poveri, sulla sanità, sui sontuosi stipendi degli statali, sulla scuola?
Non avete forse  sostenuto, come fece l’immortale Eugenio, che un giornale è anche un prodotto commerciale? E allora, accomodatevi e anche voi giocatevela sul mercato la vostra chance.
E allora pedalare, pedalare, pedalare… come facciamo tutti quotidianamente, anche in mutande.

Giovani con & senza

dsc_5887_p_52189446#giovani 
A memoria non ricordo un periodo, e non mi riferisco solo al secolo più recente, in cui si siano create aspettative così lusinghiere e cure così pressanti verso ragazzi. Ovviamente mi riferisco alla media.
a) Nascono solitamente per scelta precisa e programmata
b) Sono nutriti in modo scientificamente dosato e selezionato
c) Sono sottoposti a cure, vaccini, regimi alimentari rigorosamente prescritti da specialisti
d) per loro si attivano squadre di psicologi ed equipe di educatori che ad ogni minimo segnale di noia, insofferenza, distrazione, irritazione accorrono con terapie e pratiche di sostegno
e) hanno a disposizione non solo genitori (di solito almeno uno) ma plotoni di nonni adibiti acca_ventiquattro al loro accudimento
f) hanno a disposizione ogni sport: dal nuoto al tiro con l’arco, dalla danza al calcio
g) le tecnologie, i media, il web si occupano di loro quasi (e sottolineo quasi) di più che di gatti, cucciolame vario, iguane e serpenti da compagnia
Dunque sembrerebbero destinati a un luminoso e vincente futuro.
MA
Non appena si affacciano alla vita attiva e tentano di diventare autonomi adulti autosufficienti ecco che scattano meccanismi violenti di esclusione, di selezione, di precarizzazione camuffati dalla parola #MERITO.
E diventano a loro volta strumenti perfetti, ma frustrati, di un #liberismo soffocante e vincitore anche grazie all’arma della meritocrazia e del conformismo negligente degli adulti che sovente non trovano per loro altra consolazione o soluzione che risucchiarli in famiglia spegnendone, in tal modo, ogni spirito di cambiamento connaturato nei giovani e ogni volontà di reale progresso.

mi indigno ed accuso, ma ci sono

Ci circonda il fango della corruzione, male antico e radicato.
Eppure oggi ci sarebbero strumenti, impensati in passato, per reagire.
Invece mancano le generazioni giovani chè a loro, a mio piccolo parere, spetterebbe il movimento verso il cambiamento e il rifiuto di questa tradizione di consolidate corruzioni che li danneggia mortalmente. E’ vero, forse è mancato l’anello che congiunga la elaborazione culturale del passato con il dinamismo dei giovani, forse è mancata l’educazione. Ma temo non basti a spiegare l’inerzia, il divano, lo sballo settimanale, gli shortini, il rapinoso interesse per le paghette sempre più consistenti. Mancano all’appello troppi quarantenni e trentenni coraggiosi, manca l’attenzione di troppi adolescenti che ci credano; i pochi presenti sono isolati.
Merito del sistema liberista-mediatico; colpa anche di chi ha vissuto come se il domani non fosse progetto e costruzione, ma fosse solo comoda rendita.
Non sono solo indignata, sono, nonostante i miei limiti personali, pronta.