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Affetto e bambini e così via

cropped-cropped-ecco-dove-vive-il-nucleo-dei-colori-w3.jpgL’affetto non dovrebbe mai chiedere restituzione: penso infatti che o si vuol davvero bene a una persona (figlia, figlio, nipote e così via) e quindi si desidera che sia felice e che ogni nostro gesto ed azione contribuisca a farla felice, oppure si cerca di ottenere un po’ di felicità per noi nella spontanea gioia che anche solo la visione di una creatura che cresce genera, solitamente in modo, per dir così, naturale.
Per ogni comune essere umano volere bene suscita non solo spontanee emozioni, ma anche pensieri, desideri, appagamento o frustrazione: un bambino che si mostri indifferente o scontento per un dono, ad esempio, rende infelice anche chi lo aveva pensato per lui.
Nella gioia che genera la dinamica “ti vedo, ti coccolo, sei felice e io altrettanto” c’è sempre un po’ di egoismo, ma sarebbe senza senso reprimerlo, e non sarebbe nemmeno, io credo, corretto farlo.
Come si può volere bene, infatti, reprimendo ?
Sarebbe come fare il solletico a un orango per studiarne le reazioni emotive.
Ma l’affetto non è solo emozione.
Quando una persona adulta si relaziona con una persona bambina o bambino può (a volte deve) pensare anche che non sarà sempre bambino e che ogni azione non sarà neutra, ossia senza effetti, ma educativa o diseducativa, piacevole o spiacevole e così via; anche l’indifferenza non è neutra.
Tutto questo gomitolo di pensieri mi viene in mente quando rivedo le fotografie di me con la mia prima nipotina. Non che del secondo o della terza nipote mi importi meno. Ma la prima è stata diversa. Per fortuna mia, e non so quanto sua,  M. è stata un dolce ma impetuoso uragano nella mia vita. E gli uragani non lasciano senza segno.
Tutto il resto sono parole, sarebbero tante, che piego e metto via, potrei scriverle solo per lei.
Adesso è grande, eppure in lei riconosco quei segni che già da piccola, la rendevano unica e, spero, soprattutto autonoma, libera, impertinente, attenta a se stessa, creativa e, ancora una volta, impetuosamente M.
Le foto sono solo foto, lei no. Noi no. Lei soprattutto no.
Dunque il mio sterminato affetto per Lei vuole essere senza restituzioni che obblighino ad atti esteriori, ed è così profondo che può anche non venire alla luce.

Ps: il mio blog ha questo template perché è un suo disegno. E non penso lo cambierò mai, o fino a quando lei non me volesse dare un altro.