Ho letto anni fa, in un romanzo di cui non ricordo il titolo, che le dame morigerate e perbene nei piovosi pomeriggi s’intrattenevano sferruzzavando indumenti per i poveri di buona condotta.
Era un romanzo umoristico.
Ma tutte le mense per i poveri, quella dei frati, quelle di qualunque genere religioso, laico, pesudolaico eccetera, mi indignano.
Se ci sono tanti poveri, se i poveri dormono in strada e muoiono per il freddo o per altri motivi, se bambini muoiono bruciati in una sorta di baracca, se persone, donne e uomini di qualunque età, accettano, addirittura chiedono, anche lavori su turni assurdi e senza sufficienti protezioni , e muoiono di lavoro allora è davvero grottesco, ridicolo, offensivo mandare in onda il governo migliore e competente, che fa il bene dell’Italia e dintorni, che contrasta pandemie e crisi economica. E che piace in Europa e dintorni.
Questi indispensabili e competenti che fanno il bene del paese sono in realtà tali e quali alle dame perbene, che sorbiscono te e sgranocchiano scones sferruzzando per i poveri di buona condotta, presumibilmente perché nessun altro del loro ceto perbene indosserebbe le loro produzioni: calzini pelosi o maglioni urticanti. Corrispondenti a lor medesime, d’altronde.