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Per una #scuola in #sicurezza?

18 gennaio 2021: Oggi tornano a scuola anche i ragazzi italiani delle secondarie superiori.
Molti di loro organizzano varie forme di sciopero o stanno giustamente protestando perchè chiedono una scuola in sicurezza.
Anche la ministra #Azzolina parla da un anno di scuola in sicurezza: ma di quale sicurezza?
Disinfettanti, termoscanner, mascherine e, nel pieno dei rigori di questo rigido gennaio, aule con porte e finestre spalancate?
Tutto questo assomiglia a un possibile format tv: “scuola allo sbaraglio”
Occorre un aggiornamento: si deve pensare a soluzioni serie, basate competenze tecnico-scientifiche aggiornate e che l’ingegneria è in grado di fornire, frutto anche con ricerche internazionali. Per far questo occorre studiare, progettare, costruire rivolgendosi a persone competenti degli Ordini professionali e mettendoli al lavoro per una scuola seriamente in #sicurezza perché aggiornata alle normative proposte dagli studi sperimentali della tecnologia contemporanea.
Una scuola non è in sicurezza perché apre le finestre, disinfetta le mani e indossa le mascherine. Questo era il massimo che si poteva concepire agli inizi del ‘900, quando fu affrontata la pandemia della cosiddetta “#spagnola”.
Invece e vitale ed essenziale investire seriamente sui giovani e garantire il loro futuro, non a parole.
E come si investe sui giovani se non rinnovando profondamente le nostre traballanti e, quando va bene, antiigieniche strutture dell’edilizia scolastica spesso insicura, come è noto, anche di fronte ai consueti eventi naturali?
Bisogna spendere soldi?
Non se ne stanno forse spendendo tanti? Lo si può fare, allora, anche per i giovani, per la scuola e nel modo più utile.
Infatti solo investendo davvero su progetti seri in una collaborazione tra epidemiologi e ingegneri si fronteggerà davvero il problema della compresenza di più persone in ambienti collettivi durante questa prima pandemia del XXI secolo alla quale, come si può prevedere potrebbero seguirne altre.
Occorrono dunque soluzioni per la scuola, ma anche per tutti i locali aperti al pubblico dei quali si parla solo per dire che chiudono, falliscono, licenziano.
Altrimenti passeremo da una reclusione all’altra con danni gravi per il futuro e lo sviluppo dei nostri giovani e il loro futuro.

Un paese e noi

Ti accorgi che anche se non ci sei nato
e se lì non ti conoscesse nessuno,
e anche se probabilmente
non ti ci fermerai


https://youtu.be/NEDoMiBgEf4
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https://italiacasanellemarche.wordpress.com/2020/12/29/23-la-casa-di-via-osteria/