Non si fa buon servizio ai nostri colti umanisti nel definire nuovo umanesimo, come ha scritto qualche giorno fa il prof Dario Pellini, questo new deal green o periodo, qualunque esso sia, di questo terzo millennio.
Se proprio si volesse evitare la corriva metafora che attribuisce a questa società un parallelo col Basso Impero, ma ce ne sarebbe ragione, proporrei di parlare eventualmente di nuovo #rinascimento senza né Arte, né Cultura e nemmeno Parte.
Questo perché ognuno sa, o potrebbe sapere, che quel cinquecentesco periodo fu anche e soprattutto di congiure, guerre intestine, discese e scorribande straniere in Italia e tanti ma tanti omicidi tramite #tradimenti e pugnali, #veleni e strangolamenti.
Uno pseudorinascimento, dunque, lasciando ben da parte i geni delle lettere e delle arti, ma riferendolo principalmente alla politica di quel tempo in Italia.
Machiavelli docet.
Ad imparare dal Segretario Fiorentino pensino, se si degnano, i nuovi capitani di ventura prima che li colga la sventura.
Zan zan
Lettura consigliata:Niccolò #Machiavelli
Descrizione del modo tenuto dal Duca Valentino nello ammazzare Vitellozzo Vitelli, Oliverotto da Fermo, Il signor Pagolo, e il duca di Gravina Orsini
Un piccolo sforzo ancora: leggere la parte finale.
“Ma venuta la notte, e fermi li tumulti, al Duca parve ammazzare Vitellozzo e Oliverotto, e condottili in uno luogo insieme gli fece strangolare. Dove non fu usato d’alcuno di loro parole degne della loro passata vita. Perchè Vitellozzo pregò, che e’ si supplicasse al Papa che gli desse de’ suoi peccati indulgenzia plenaria; Oliverotto tutta la colpa delle ingiurie fatte al Duca piangendo rivolgeva addosso a Vitellozzo.
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Pagolo e il Duca di Gravina Orsini furono lasciati vivi, per insino che il Duca intese, che a Roma il Papa aveva preso il cardinale Orsino, l’Arcivescovo di Firenze, e Messer Jacopo da Santa Croce. Dopo la quale nuova a’ dì XVIII di Gennaio 1502 a Castel della Pieve furono ancora loro nel medesimo modo strangolati.”