Archivi del mese: marzo 2017

Per non morire verdi

piantagione
Est modus in ogni cosa.
Ad esempio siamo tutti contro l’inquinamento, io davvero preoccupata; ma non so in quanti siamo pronti ad essere valorosi ed energici contadini che si muovono a piedi, a dorso d’asino o a cavallo (sapendo allevare con le dovute maniere le suddette creature), pronti a coltivare fieno, grano o ortaggi senza macchine ossia zappando, vangando e falciando a mano, felici di cucinare sul pentolone appeso nel camino e disposti a nutrirsi sorbendo una fumosa zuppa alla luce di una candela di sego, e ad adattarsi (io no) alle stagioni fredde sferruzzando lana ruvida per dormire comunque sottozero con l’acqua che si ghiaccia nella brocca accanto al pitale.
E sono anche contro l’eccesso di chimica farmaceutica, ma vorrei sapere quanti sono pronti tenersi l’artrosi (quella seria che ti fa gemere giorno e notte), la polmonite o la colica renale sorbendo soavi tisane e portando fiori e candele ai Santi Protettori, tanto miracolosi, perché ti facciano la grazia.
Io farei molta fatica. Non sono pronta a tanto. E se anche lo volessi la mia realtà non mi seguirebbe.
Per questo dico che ci vuole un po’ di oggettivo equilibrio.
Ci vogliono politiche intelligenti e non slogan strappacore.
E aggiungo (che oggi sono in vena) che quando vedo i gladiatori di greenpeace che, a bordo di super gommoni iperveloci, alzano la lucente prora abbordando deplorevoli petroliere o quant’altro, vorrei chiedere se il carburante che versano nei grossi e grassi serbatoi è la pipì dell’orso polare (raccolto inseguendo il caro plantigrado col pappagallo e il catetere) che fa da star ai loro spot televisivi, o usano anche loro i biasimevoli carburanti che versiamo nei nostri puzzolenti serbatoi da comuni mortali.
Est modus, anche per avere un mondo migliore e più pulito.

Perchè blogger, perchè social?

teiera

qualcosa di caldo

Ma che stiamo a fare qui?
Con qualche buona, secondo me, motivazione, avevo considerato il web ma soprattutto fB una opportunità inedita e potenzialmente efficace per partecipare, senza nessuna velleità di protagonismo, alla costruzione di un pensiero non omologato, propositivo, diverso e soprattutto capace di riflettere criticamente nei confronti di quella che solitamente definisco come soffocante melassa mediatica. Un pensiero che supportasse tutti i necessari no e proponesse qualche sì.
Se poi consideriamo che la visibilità mediatica è particolarmente ricercata, e perseguita, dai politici di primo piano, ma soprattutto dal loro servidorame che fervorosamente costruisce consenso per i propri capi, allora quell’opportunità in cui ho creduto mi pare, ancor oggi, da ricercare e coltivare.
Certo siam pochi.
Ma sebbene siamo pochi, forse non si dovrebbe mollare.

 

Cuore di principiante

foglie
Porto dentro me suoni e musiche
come regali che il tempo dilata.
Lo sai? Più ancora cari li rende,
senza appannarne l’eco.
(E di notte, senza timore
ascoltavo, e non volevo dormire,
che la vita tra cielo e campi
fremeva libera e misteriosa
io volevo sapere, volevo capire,
principiante curiosa).
Sciocche parole, senza armonia,
solo rumore di fondo,
non vi ascolto.