Archivi del mese: gennaio 2016

mi indigno ed accuso, ma ci sono

Ci circonda il fango della corruzione, male antico e radicato.
Eppure oggi ci sarebbero strumenti, impensati in passato, per reagire.
Invece mancano le generazioni giovani chè a loro, a mio piccolo parere, spetterebbe il movimento verso il cambiamento e il rifiuto di questa tradizione di consolidate corruzioni che li danneggia mortalmente. E’ vero, forse è mancato l’anello che congiunga la elaborazione culturale del passato con il dinamismo dei giovani, forse è mancata l’educazione. Ma temo non basti a spiegare l’inerzia, il divano, lo sballo settimanale, gli shortini, il rapinoso interesse per le paghette sempre più consistenti. Mancano all’appello troppi quarantenni e trentenni coraggiosi, manca l’attenzione di troppi adolescenti che ci credano; i pochi presenti sono isolati.
Merito del sistema liberista-mediatico; colpa anche di chi ha vissuto come se il domani non fosse progetto e costruzione, ma fosse solo comoda rendita.
Non sono solo indignata, sono, nonostante i miei limiti personali, pronta.

e Renzi s’addice al Benigni

hqdefaultNo, non gioisco anche perché non mi piace vincere facile, solo mi lecco un po’ baffi e graffi costatando la penosa sorpresa dei molti che basiscono, si addolorano e si mostrano delusi per l’inchino e il consensuale abbraccio di Benigni verso Renzi.

E non mi chiedo come si potesse pensare che quel provincialotto pratese fosse qualcosa di più di un ben raccomandato, abile affabulatore di ciarle in salsa ideologico-populista, uno che sfodera un film su un olocausto camuffato da novella per la buonanotte, uno che legge Dante come se fosse un romanz-fumetto con Dante e Virgilio sospesi tra Robin e Batman e uno che legge la Costituzione come se fosse il regolamento del fantacalcio.

Non me lo chiedo, altrimenti avrei trovato la risposta che non io sola sto cercando; si tratta della risposta a una semplice, ma fastidiosa, domanda: perché troppi italiani sono felici succubi dei media e altrettanto felici, come l’inconsapevole trionfante tacchino di natale, della continua affermazione del liberismo in casa nostra?

E mi piacerebbe trovare quella risposta, ma mi attenua il fastidio il non essere la sola a cercarla. 

Il fenomeno Benigni, tolti gli esordi e poi e poi, penso sia un imbroglio ben pagato e ben costruito, ma appagante per chi non voglia farsi domande almeno finchè riesce a pedalare col naso fuori dal guano.

Lo penso, l’ho pensato, l’ho pure scribacchiato. Il potere emana un fascino pari solo alla brama di successo e denaro. E Renzi s’addice al Benigni.

Diritti ?

Maria arcobaleno tutti i coloriQuanto mi infastidisce quando si parla di “diritti del nascituro” mentre gli ipocriti che se ne ammantano non riconoscono nemmeno i diritti di chi è già nato: in primis mamme in gravidanza, lavoratori, malati e tanti giovani imbambolati e che di diritti non sanno nemmeno l’abc tanto sono rincoglioniti dai media e ignoranti per lo sfacelo della scuola.
Quanto vorrei che invece si rispettassero e di fatto si riconoscessero i diritti di chi, con fatica ormai eroica, difende ancora i diritti anche lavorando ogni giorno, come fanno alcuni miei amici insegnanti, a diffondere una cultura fatta di radici, pensiero, coraggio e progetti di giustizia sociale.