Archivi del mese: giugno 2015

Roba da guitti, non da nostalgia

Nei miei anni giovani ricordo che in tanti eravamo impegnati per la realizzazione di un modo migliore di vivere: desideravamo un mondo di liberi e uguali pronti a sperimentare soluzioni diverse da quelle convenzionali; quel mondo più giusto e che costruiva fratellanza era desiderato, immaginato, forse sognato, ma comunque rappresentava un’idea verso la quale eravamo, sempre in tanti, persuasi di essersi incamminati.
Ancora oggi qualunque progetto politico che riguardi la società dovrebbe dirci, innanzitutto, quale tipo di mondo si abbia in mente o, almeno, quale tipo di società sia quella verso la quale si dirigono i progetti. Parlare di progresso, sviluppo, crescita, merito senza dire per chi, come, in che modo e soprattutto se qualcuno rimane a terra è come aprire un locale esclusivo guardato da erculei buttafuori.
In questo caso, infatti, tutto: dallo slogan alle riforme, dai discorsi alle azioni, rischia di essere niente altro che scena di cartone, coreografia o, peggio, allestimento Maria arcobaleno tutti i colorivelleitario e senza nemmeno copione; roba da guitti, dunque. Anche se, pensandoci bene, i guitti non fanno male a nessuno mentre chi vive per il denaro e il potere sì.
E no, non sono nostalgica perché io quel mondo diverso e migliore desiderato, immaginato, forse sognato, ma che comunque rappresentava un’idea grande verso cui camminare non l’ho perso; mi dispiace solo che sia diventato troppo difficile realizzarlo oggi. Ma non si sa mai.

2 GIUGNO


Gran parata militare
suoni ed armi da ammirare
e recente un presidente,
bei capelli phon recente,
auto-blu senza predella
sotto-giacca con stampella.