Come tutti sanno Giovanni Boccaccio in una novella del Decamerone racconta una burla piuttosto cinica giocata ad un credulone sempliciotto di nome Calandrino. A costui l’astuto giovane Maso del Saggio fa credere che lungo il torrente Mugnone si potevano raccogliere pietre preziosissime perché dotate di poteri meravigliosi tra cui quello di rendere invisibili. Calandrino racconta la cosa a due suoi amici, Bruno e Buffalmacco, che (conoscendo quanto sia citrullo) fingono di credergli e lo accompagnano nell’impresa per ridere alle sue spalle; infatti Calandrino raccoglie gran quantità pietre, se le carica addosso, sudando sotto un sole cocente e i suoi amici, che non aspettano altro, fingono di non vederlo più e di arrabbiarsi con lui che avrebbe mentito: i due compari imprecando gli lanciano addosso pietre su pietre accusandolo di colpe immaginarie.
La storia è nota, ne ho riassunto alla meglio una parte per giustificare le analogie che vi si possono riscontrare con la situazione attuale: gli italiani, nuovi Calandrini, credono che ci siano nuovi oggetti meravigliosi di cui giovarsi come ad esempio:
- lavoro a tempo indeterminato
- meno tasse
- opportunità per i giovani
- ripresa dei consumi
- vantaggi per le imprese
- prestigio all’estero
- ripresa economica
… e potete aggiungerne quanti volete ascoltando cinque minuti di Tg1.
Gli Italiani_nuovi_Calandrini ascoltano il premier, si convincono che le sue meravigliose balle siano verità e si mettono in caccia di presunti vantaggi.
Ne ricavano delusioni amare e dolorose come sassate e pietrate, ma fingono che non sia vero e se la prendono con i propri simili, come fecero Calandrino che accusa e bastona sua moglie Tessa di aver infranto l’incantesimo e lei che lo ricambia malamente. I nuovi Calandrini non capiscono che Renzi-Maso li ha bellamente, come si dice? Coglionati?
Beh sì.