Archivi del mese: febbraio 2014

Crì-crì e Crax-crax

Crì-crì & Crà-crà

C’è chi si mette degli occhiali da sole
per avere più carisma e c’è chi invece
gli occhiali se li mette dove duole
e dove, caso mai, non batte sole.

Ed è così che s’apre la gran danza
che, senza nemmen troppo mal di panza,
partorisce la terza maggioranza
che Trasformismo si chiama o transumanza.

La storia ce lo insegna ma si sa:
Cavour, Depretis e Giolitti o i nostri eroi
coi baffi o senza baffi,
c’è poco da cambiar.

« Se qualcheduno vuole entrare nelle nostre file, se vuole accettare il mio modesto programma, se vuole trasformarsi e diventare progressista, come posso io respingerlo? » (Agostino Depretis, Stradella 1882) cfr: Trasformismo

Luci a Palazzo Chigi italiastaiserena

Nella notte c’è una luce
che s’accende in un palazzo,
il solerte premier scrive,
compitando, un discorsetto.
“Son renzin, furbetto e bruno
come me non c’è nessuno
svelto son, leal, veloce
chiedi a Letta e te lo dice
son amico assai fidato
credi a me e t’ho già fregato”.
Spegne il lume e a letto va
e si sente un marajà.
(Ma poi… all’India piacerà?)
*       *       *
E’ mattina e in tutta fretta
nella parca cameretta
d’un palazzo del potere
sta il matteo pieno d’ardore.
Il discorso ha scribacchiato
rio Delrio l’ha un po’ aiutato
e non temono dolori
dai signori senatori.
O maremma maialina
com’è dolce la mattina!
Italiani malcontenti,
che vi pigli un’accidenti!
Noi si fa l’Italia nova
c’è chi pianga e chi non goda?
Noi si sta tutti contenti
col potere in mezzo a’ denti.

Facci ridere, buffone

Provo a dirlo in breve: nani o ballerine, buffoni di corte o giocolieri, millantatori di magie o astrologhi, guitti e attori hanno sempre circondato il potere e/o molti despoti se ne sono circondati.
Il fatto che un comico imiti ridancianamente uno o più politici non è vera satira: può essere, e secondo il mio modesto parere è, una chiave di lettura morbida che interpreta allegramente fatti e misfatti, azioni e caratteri di chi ci comanda ed anestetizza le nostre reazioni.
Ancora più in breve: hai riso delle imitazioni di Renzi? Ottimo e così hai messo in moto una catarsi, una purificazione che ti libera: adesso ti è diventato quasi simpatico oppure pensi che, quasi quasi, è uno di cui si può ridere e comunque ti sei sfogato e la tua eventuale critica si attenua.
Per questo Crozza non è detto sia utile anche se diverte e ovviamente lo stesso meccanismo si può applicare a Berlusconi, a Monti, a Letta o a chi detenga potere. I potenti lo sanno bene, e d’altronde, per fare un esempio politicamente corretto e simpatico, tutti sanno quanto volentieri frequentino il David Letterman Show gli ottimi e autorevoli potenti della nazione più potente (dicono) del mondo.
Fa’ ch’io rida, buffone (come diceva il Duca di Mantova allo storpio Rigoletto)

La statua di Lenin – dal blog Controanalisi di Francesco Erspamer

Quando parlavo, a scuola, della Rivoluzione Francese e dei suoi principi (semplifico) “libertà, fraternità, uguaglianza”, mi permettevo di dire che la più importante conquista era l’uguaglianza perché non è difficile dichiararsi tutti fratelli o cultori della libertà ma è l’uguaglianza che permette di realizzare pienamente libertà e fraternità; altrimenti si rischiano generici sentimenti filantropici che lasciano le cose come stanno.
In questo articolo Francesco Erspamer parla di uguaglianza nel nostro tempo storico e nella nostra realtà: lo trovo molto importante.

contro analisi

Qualche mese fa un’immagine fece il giro del mondo: l’abbattimento della statua di Lenin a Kiev. Simbolo dell’oppressione russa dell’Ucraina: possibile. Ma anche simbolo di un modello sociale che una percentuale statuaLenindella popolazione non accetta. Non parlo del socialismo reale, sconfitto storicamente. Parlo dell’idea di eguaglianza.
A tanti (un 20%, direi), proprio non piace. In ogni società c’è un individuo su cinque (forse meno) che vuole emergere a qualunque costo. Non cerca giustizia, democrazia, trasparenza, tanto meno cerca eguaglianza: al contrario, si considera migliore degli altri e vuole avere più degli altri. Più denaro, più potere, più privilegi. Un quinto della popolazione è una minoranza ma è un sacco di gente: abbastanza da riempire piazze, da fare massa. Parecchi degli ucraini che hanno distrutto la statua di Lenin al suo posto ci avrebbero messo la statua di un iPhone o di una BMW o di una qualsiasi celebrity della…

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