Archivi del giorno: 1 dicembre 2013

Civati, in mutande

Ammetto una certa ritrosia a trattar l’argomento, ma ci andrò leggera leggera.
Dopo il celodurismo del senatùr Bossi, non sono mancati emuli di un linguaggi che, in tempi meno sciatti di questi, non avremmo esitato a definire volgari.
Ma no, non è il caso di ripercorrere una storia di così basso livello.
In tempi recenti addirittura il premier Letta si è distinto per aver esibito acciai di personale attribuzione.
Durante il confronto dei tre prodigiosi candidati alle primarie PD è stato il Civati (che di rosso pare avere solo il capello frangiato) a esortare a una maggiore pudicizia sciorinando una frase elegantissima:
“le palle è meglio non metterle fuori ma tenerle dentro!”
Che dire? Mettiamola così:

Il Civati rubacuori
esortava: no, non fuori
i gioielli, che portento!
meglio è tenerli dentro.

E l’Italia… ormai alla fame
sopportava il mutandame.

Ma che fatica.

Loro intascano 8000 al mese, noi se la pijamo ‘n saccoccia

ABSTRACT – di Francesco Maggi Nadagemini

Io volo rasoterra in questi casi: se avete seguito il mediocrissimo show dei tre candidati alle primarie avrete sentito quanto dichiarano di percepire mensilmente. Se non lo avete seguito sapete ugualmente di che si parla. Il loro reddito, quello palese e innegabile, l’hanno detto obtorto collo adducendo affitti da pagare (problema che solo loro hanno!) e dichiarando stipendi che, per i parlamentari superavano gli 8.000 euro (cadauno al mese, sottolineo) e che, se paragoniamo ai dirigenti e super manager (cfr Amato) è anche pochino, no?
Domandina: I terremotati d’Emilia come stanno dopo un anno? e gli aquilani? e i cittadini della Sardegna, gli alluvionati (che ci sono anche in quartieri romani), gli avvelenati della Campania e dintorni, e gli ammalati dall’Ilva? E gli italiani semplici come noi, come sfangano la vita quotidiana, sempre che sperino di avere almeno un po’ di salute?
Beh i nostri figli stanno a mille euro quando ci stanno, i nostri pensionati sono in caduta libera, i vostri stipendi non so, ma per tutti noi è evidente che chi prende oltre 8000 al mese è come un venusiano col quale si potrebbe sostenere questo dialogo

Venus: “vota per me, so io quello che ti serve”
Io: “tu? ma se vieni da un altro pianeta!”
Venus:”no preocupe, tu votare, io comandare; tu pagare, io decidere!”
Io:”spetta ‘n attimo che telefono alla parlamentare Paola Taverna ***** e me faccio dì ‘ndove te devo mannà”

No, non sono come noi, non lo sono fin dalla nascita, fin dal dna. Non possono nemmeno capire cosa ci serve. Questi sarebbero tutti peggiori anche della monarchia, se fosse possibile.