Archivi del giorno: 22 aprile 2013

Atti eroici in luogo pubblico, ad esempio in parlamento

Sandro Pertini

In questi giorni ci hanno inondato di dati sulle elezioni presidenziali per cui tutti sappiamo che per eleggere, ad esempio, Sandro Pertini furono necessari sedici scrutini. Tanti? Però fu una scelta felice e, a distanza di tempo, possiamo ben dirlo e confermarlo.
Invece questa volta pareva che la velocità fosse essenziale; è vero che… la situazione, la crisi, l’Europa, i mercati, lo spread e tante altre urgenze drammatiche ci incalzano, ma ci si può anche chiedere se davvero non ci fosse più tempo o se la concitazione non fosse anche voluta e pilotata.
Ed è andata come è andata. No comment.
E tuttavia come non provare a rovesciare il pacco per vedere cosa c’è dentro? E come negare l’eroismo della resistenza sulla battigia del sesto scrutinio? si son fronteggiati gli spelacchiati franchi tiratori che facevano temere l’ingovernabilità e gli arcigni 5stelle che facevano paventare il disordine sociale, morale, politico e legislativo. Con tali avversari solo un Mago Merlino come Bersy poteva chiedere ad un Artù, casualmente attempatello, di estrarre la spada dalla roccia. Ne è uscita, invece di excalibur, una durlindana arrugginita: oh gran bontà dei cavalieri antichi! smessi gli atti eroici e ritrovata la follia tutti applaudirono: e fu subito caiman(o).
Nel paese dei lotofagi anche un collezionista di cimeli fa la sua bella figuretta.

Noi che non ci vergogniamo

Noi che non ci vergogniamo, noi che sappiamo di essere e di lavorare, di vivere e di impegnarci, noi siamo diversi da loro anche in questi tempi. Seriamente  sto cercando di fomentare (in senso buono) una convinzione e di diffonderla : non incolpiamo noi stessi, non siamo “Noi” che ci meritiamo ‘sta schifezza. Noi stavamo, e stiamo, lavorando per cambiare, infatti facciamo i cittadini seri e onesti da sempre. Noi siamo quelli truffati, derubati, sfottuti, ingannati e pure violentati. Noi non ci siamo tra i colpevoli. Noi ci vogliamo bene tra persone che vogliono costruire. E prima o poi… ha da passà a nuttata .
Sono loro che hanno esibito una faccia ipocrita.
Sono loro che chiedono il consenso per poi abbandonare il paese.
Sono loro che prendono impegni che poi tradiscono.
Sono loro che impongono tasse e ci fanno pagare lo stato sociale, ma lo demoliscono.
Sono loro che hanno tentato di distruggere la nostra cultura.
Sono loro che hanno trasformato diritti, lavoro, istruzione, solidarietà,giustizia, salute in parole vuote per noi e privilegio per loro.
Sono ancora loro quelli delle lotte intestine prepotenti.
Sono loro che non vogliono mai cambiare e non danno spazio ai giovani, ma se possono se li mangiano come Crono mangiava i suoi figli.
Sono loro che vivono in un altro pianeta, una schifezza di pianeta tirannico dove gente come noi non mette piede mai nè vorrebbe mai andare a vivere.
E poiché vogliono rimanere diversi e privilegiati allora noi facciamo a meno di loro.
Noi siamo diversi.