Sileno
Sia risparmiato a chi perde, il disonore di essere sbeffeggiato a patto che rifletta e si metta a disposizione del futuro evitando protagonismi e vittimismi.
Ma ne sarebbe capace?
Chi ha assistito, o peggio, ha partecipato all’errore acconsentendo vuoi per piaggeria, vuoi per comodità o per quieto vivere oggi dovrebbe abbassare il livello del rancore e della rabbia e mettersi a ragionare senza sbiancare dalla paura, pur giustificata.
Ma esiste ancora la virtù del dubbio?
Il dubbio dovrebbe suggerire di non perseverare nell’errore.
A chi infatti giova prendersela con un 25% di presunti traditori che nel PD di Bersani rifiutano cariatidi di eccellenza, prima Marini e poi Prodi, umiliando quest’ultimo con eloquenti numeri da rubamazzo?
E poi perché definir traditore chi non obbedisce e probabilmente ha dato segnali ignorati da vecchie prassi autoritarie?
Ma traditori di chi, di che?
Se tracima questo irrazionalismo bilioso tra un altro po’ di dirà: ecco cosa succede a mettere troppe donne in lista o troppi giovani o troppi che non vengono dalla politica. E non saremmo allora alla completa cecità dell’arroganza politica?
Sembra invece molto più probabile che si siano fatti una serie ostinata di errori di valutazione prendendo, una dopo l’alta, decisioni fallimentari e si sia immaginato che bastasse accordarsi tra vertici e caporali, mentre oggi le basi contano molto, specie se contrarie e incazzate.
Come non pensare che chi vive il quotidiano, o proviene dalle basi, o deve render ragione ai propri elettori, spesso conosciuti o che ti rintracciano in rete tramite twitter, blog, fB, non avrebbe potuto votare il professore svolazzante tra un incarico e una prebenda o il rudere vecchio sindacalista (con quello che hanno lasciato passare i sindacalisti sulla pelle non del 25% ma di tutti i lavoratori, specialmente i giovani)?
Forse sarebbe meglio smettere di cercare colpevoli da demonizzare. E’ il momento invece progettare e costruire, anche valorizzando l’intelligenza collettiva, il patrimonio che si è voluto dimenticare e l’energia di nuove generazioni. Occorre puntare, con passione, su idee ed ideali guardando alle persone.
Altrimenti si perde la rotta e prevarranno i berluschini, ma passeranno anche loro, come i lanzi del Wallenstein faranno altri danni, ma passeranno.