Archivi del giorno: 27 marzo 2013

Sto con Battiato e non con le caste dive violate

Eccoli eccoli i rivoluzionari  maculati,
quelli che
“sì! buttiamoli fuori, smacchiamo il parlamento”,
quelli che “che schifo quel Berlusconi, ci ha portati sul baratro”,
quelli che “le berlusconiane son tutte…”
quelli che “ah noi democratici non facciamo alleanze con la destra”,
quelli che “noi ecologisti non ci siamo accorti che Taranto fumava e moriva”,
quelli che “però se lo dice l’Europa, quel che dice non si tocca”,
quelli che “pagate pagate… tanto noi prendiamo 600 mila euro l’anno e voi 600 al mese quando vi concediamo di lavorare”,
quelli che “beh choosy no, ma ciucci sì”,
quelli che “la scuola pubblica si deve arrangiare e meritocratizziamo il diritto allo studio”.
Eccole eccole le signore delle legislature che lasciano passare le leggi Fornero tappandosi il nasino incipriato.Eccoli eccoli i rivoluzionari che troia è la patria di Ettore (quello sfigato) ma certe parole non si dicono.Bravi bene bis.

E siete anche andati a cooptare un’artista che ha sempre parlato e cantato con limpida chiarezza il suo pensiero e pensavate, ma davvero? che bastasse mettergli sul collo una “carica istituzionale” per addomesticarlo? Fate pena.
Io non uso e disapprovo le parolacce, e sono così da sempre, non solo; alcuni testi di Battiato, e lo dico chiaramente, mi mettono a disagio.
Ma voi non mi mettete a disagio, voi mi fate solo sdegnare contro l’ennesima ventata di sporca ipocrisia.
Battiato? non ve lo meritate. E se non si piega alle vostre mandarinate del potere, del solito potere, fa benissimo.L’arte risponda solo a se stessa, e questo non lo potete sostenere solo quando sono in gioco film porno o mostre di pessimo gusto. Bevete il bicchierone di me…lma, ve lo siete meritato. Alla vostra salute!

Cuccuruccuccù
la paloma
non è un gattopardo
cuccuruccuccù
e lo dovevate sapere al primo sguardo
chi canta da quarant’anni
“c’è chi si mette gli occhiali da sole
per avere più carisma e sintomatico mistero”
che tu voglia o non voglia,
gattopardo italiano,
aveva letto ben oltre
la boccia di vetro
del giaguaro nostrano

E mo’ ve l’ho detto e ve saluto col sorrisetto di chi non s’è venduto…

Signore mie non sono,
non sono una di voi
e le unghie su Battiato
non son gesti da eroi.

Se il pollaio è agitato
lo è per senno di poi.
Dov’eravate prima?

A setacciar farina?
Ad impastar il pane
ad agitar sottane?

Signore il femminile
non scende, no, in cortile.

Le iperboli in figura
non son la fregatura.

Lo son semmai le offese
alla gente, indifesa,
l’esclusione sociale:
ah sì, quella fa male.