Archivi del mese: dicembre 2011

Buon 2012 a tutti

Attenzione: la paura fa male solo a te – di Mariaserena

il silenzio della paura genera sottomissione
Aumentano, via tv e media vari, i livelli delle paure indotte.
Attenzione alla paura, cerchiamo di combatterla e di non farci suggestionare.
Siamo sistematicamente travolti da fiumi di parole su:
a)malattie rare e fatalmente senza farmaci (con questua-telefonica sennò non si fa ricerca…!?)
b)malattie frequenti e fatalmente inevitabili (correte dal medico, tanto è assente)
c)furti e ammazzamenti di vecchiette e non (rom-romeni ovunque!! i badanti killer aumentano più dello spread..)
d)violenze-stupri-rapine-massacri di cittadine/i indifesi (chiamate le forze dell’ordine tanto sono impotenti)
c) casi irrisolti di sparizioni (cercate dietro casa, stanno sempre là)
E potremmo continuare. I ¾ dei messaggi mediatici ci inondano di terrore. Perfino il divertimento è d’obbligo sia mozzafiato.
La domanda dovrebbe essere: CUI PRODEST? ovvero a chi giova e perchè?
Ipotesi: spaventarsi isola, chiude, fa tacere. Loro parlano e tu ti ammutolisci di terrore.
E il silenzio terrorizzato ci fa accettare la carità pelosa di una situazione economica-sociale e politica che ci dissangua impunemente.
Lo spread, a questo punto, è un diversivo da godere. Voluttuosamente.
Un botto ci risolleverà (il morale?).

Vorrei un NATALE spericolato (in meno di 100 parole) di Mariaserena

 Vorrei un Natale spericolato, tranquillamente spericolato.

Un Natale con i regali solo ai bambini con la sorpresa e non la lista come ai matrimoni.

Un Natale con il coraggio di cantare per strada.

Un Natale senza film-panettone sbandierato in tv anche dentro casa mia.

Un Natale-natale, stellato, bambino, innocente.

Un Natale  in cui non ci devono per forza ricordare che questa festa l’hanno inventata prima di Gesù perché non me ne importa.

Vorrei un Natale con il berretto di lana in testa e i calzettoni di lana.

Vorrei un Natale arcobaleno. Un Natale profumato di ginepro.

E basta.

Padri e figli: ci vogliono nemici? di Mariaserena

Difendere l’articolo 18 non avversa i giovani.

Vero: i giovani sono nella tagliola dei contratti atipici (progetto, partita-iva ecc) consenzienti, sciaguratamente, i sindacati.

Ma un male non deve cancellare conquiste civili.

Attenzione: servono obiettivi, non disgregazioni e conflitti.

Invece, ad arte, si sfasciano le componenti della società, si fomentano conflitti generazionali per fare padri e figli reciprocamente controparti, quindi schiavi.

Ennesima, perversa manipolazione; divide et impera anche tra padri e figli.

Ed accade che gli adulti abbiano paura dei figli, fino a non generarne più: costano!

Di contro i giovani usano e rigettano i genitori e anziani:pesano!

Trionfa capitalismo, trionfa!