Gli parli al cellulare, lo vedi in webcam, gli trasmetti emozioni
con un msm,
gli scrivi
con un sms.
Però se siete vicini o insieme ed accade un fatto importante
oppure partecipa ad una gara sportiva,
se parte in gita con gli amici oppure è al mare o in vacanza con te
e sorride e gli compri un gelato,
o lo saluti
allora lo riprendi in foto e video.
Chi?
Tuo figlio.
Dall’espulsione in sala parto
inizi una sequenza ininterrotta,
un bombardamento di foto,
di video e di tutto quanto fa immagine e suono.
Hai sempre le mani occupate
per impugnare il videofonino, la videocamera, la fotocamera.
E non ti riesce quasi di fargli ciao-ciao,
di mandargli un bacio soffiandolo sulle dita,
di accarezzargli i capelli.
Hai i tuoi giga nell’archivio del pc.
Tutti di tuo figlio.
Ma non guardarlo così.
Non guardarlo solo così.
Alza la voce o parlagli dolcemente,
applaudilo o agita il dito,
accostalo al tuo viso e parlagli all’orecchio.
Gli piacerà infinitamente
sentirsi importante
e condividere
una parola segreta
solo con te.

Video-vedere e video-ricordare è straordinario e bellissimo.
Però non perdiamoli di vista.