Il Veneto distingue: Non siamo napoletani

La notizia: "Confturismo Veneto ha progettato una campagna pubblicitaria sui maggiori giornali tedeschi per dire che in Veneto la spazzatura non inonda le strade e che Venezia, Verona e le altre città della regione non sono Napoli."
La risposta di MARIASERENA (diversamente Napoletana) mariaser1 news 07
 
Signori del Veneto, ma come vi permettete?
Sono figlia di veneti, nipote e pronipote di veneti, io. E il mio bisnonno paterno (peterlin…) aveva ricostruito le diramazioni della famiglia individuandone tracce fino in Dalmazia. Roba da contaminazioni veneziane, ungheresi, asburgiche, turche perfino: niente a che fare coi napoletani e Napoli.
Però il mio ricordo infantile più bello e lontano è quello del cielo di Napoli.
Arrivai a Napoli nel 1948 e avevo un anno; ma ricordo bene sensazioni e impressioni visive e non solo. Ricordo che arrivammo di notte, scesi dal treno in braccio al mio papà, ricordo l’aria tiepida e un grande cielo sereno, un blu che ora definirei blu oriente (non so perché); ricordo che su quel cielo si stagliavano grandi foglie di palme, ricordo la dolcezza e il senso di irragionevole sicurezza che quell’aria serena e le braccia di mio padre mi trasmettevano.  piccola_infanziaCuriosamente noi, gente del nord, andavamo a Sud per lavoro. Poi ricordo un palazzo altissimo (per me) e assolato, e che dalle finestre vedevamo arrivare mia zia Gina coi cuginetti Piero e Bruno: le voci gridate da sotto (si usava così, non c’era rumore di traffico che coprisse le voci). Scendevo con mamma e mia sorella. E si andava alla villa Floridiana che per tutta la vita (siamo rimasti a Napoli solo pochi anni) mia madre ha evocato e raccontato.
A casa mia ho sempre sentito parlare di Napoli: il Vesuvio che fumava ancora, la funicolare, la mozzarella di Giovannino, il pesce fresco, le voci e i modi di dire che mi ripetevano divertiti i miei. Hanno sempre parlato di Napoli con un po’ di nostalgia: loro avevano 27 e 28 anni, papà scampato alla campagna di Russia, mamma una ragazza con tanti sogni in testa, ma che era sposata e messa a casa perché si usava così: per loro Napoli era ricominciare a vivere, a costruire a crescere anche.
Ricordo un’altra cosa: la ribellione indignata di mia mamma quando qualcuno divulgava la nomea del napoletano approfittatore, furbo, ladro.
Quando sentiva queste cose raccontava sempre questo episodio: era andata a fare la spesa: due bambine, carrozzine, la borsa, i pesi e… aveva perso il portafoglio. (Nel dopoguerra nessuno aveva il conto corrente, il bancomat e simili agiatezze; perdere il portafoglio era tragedia).
Il fruttivendolo l’ha raccolto e glielo ha riportato a casa:  affannato e preoccupato della sua possibile disperazione. Mamma non si era nemmeno ancora accorta di averlo smarrito e già lui (che l’aveva inseguita di corsa) la raggiungeva a casa: “Non vi preoccupate signora, ecco qua”.
Se mi metto a pensare, o se oggi andando a trovarla le chiedo di raccontarmi altri ricordi, sono sicura che darei vita a un fiume dolce e inarrestabile di parole ormai un po’ meno vivaci, ma vive.
Per cui io, Mariaserena: figlia, discendente di veneti, ma cooptata in un allegro e affettuoso rapporto con Napoli mi dichiaro indignata, offesa  e addolorata nei confronti della idiota campagna pubblicitaria della regione Veneto. peterlin domenicoQuesto quadro, dipinto dal mio antenato Domenico Peterlin esaltava il risorgimento e i suoi valori; possiamo giustamente ridiscutere tutto.
Però chiedo ai signori della regione Veneto, tanto preoccupati di essere abbastanza distanti da Napoli: "Ma come vi permettete signori miei? Altra figuraccia, stupidità e violenza verbale."
 
MARIASERENA (diversamente NAPOLETANA)

16 risposte a “Il Veneto distingue: Non siamo napoletani

  1. anch’io voglio essere diversamente napoletana….

    antidoto al diventare razzista e ottusa

  2. La meschinità non si può nascondere, in un modo o nell’altro salta fuori all’insaputa del meschino. Il Veneto in generale ha alzato la cresta, voglio dire è diventato arrogante quando ha visto un po’ di benessere conseguito con le industrie. Non ricordano di quando con le pezze al culo e sulle ginocchia sono andati raminghi emigranti all’estero con le umiliazioni connesse. Sono diventati razzisti e i napoletani sono di un genere inferiore. Che fare? Mi unisco alla tua vibrata ed equilibrata protesta. Ciao, Gabriele.

  3. Siamo al delirio, cos’altro puoi dire? Ciao.

  4. Sono di origine napoletana. Di Napoli era mio padre, di Napoli mia madre. Eppure credo di capire i veneti. Sono pienamente convinto che non sia colpa dei singoli napoletani quello che sta avvenendo in Campania; la gente napoletana è straordinaria come umanità, a tal punto che personalmente ogni tanto ho bisogno di tornare nella mia seconda città. Ma la situazione è incancrenita e quello che abbiamo visto in questi giorni è assurdo, fuori dal mondo. Le immagini hanno fatto il giro del mondo, persino Al Yazira le ha mostrate, probabilmente deridendoci. Per molte regioni di Italia, la situazione è come quella di una famiglia; è come avere un fratello debosciato. Spesso lo si è cercato di aiutare, si sono stanziate energie, si è cercato di favorirlo in molte occasioni, ma continua spesso a portare disonore alla famiglia. Mi rendo conto che è un discorso egoistico,

  5. che i Napoletani in primis, sono le vittime di questa situazione; ma mi rendo conto anche che in Veneto la gente sia stanca di dover essere penalizzata a causa di problemi che loro non possono provare a risolvere.

  6. Non fomento contrapposizioni tra regioni. Osservo e riprovo una reazione di insofferenza e di preclusione ingiustificata. Quando nelle spiagge vente c’è stato l’inquinamento non mi pare che altrove si sia reagito così.

  7. Aggiungo: spero che l’atteggiamento espresso dal linguaggio della campagna pubblicitaria anti-Napoli non rispecchi l’orientamento della maggioranza dei cittadini del Veneto. Sia la Campania sia il Veneto appartengono alla responsabilità del Governo centrale. Come è possibilie che prevalga il pregiudizio e non l’attenzione alla soluzione del problema? Io ho commentato una notizia. E la notizia meritava, ne sono convinta, una censura netta.

  8. Il Veneto distingue: Non siamo napoletani[..] Splinder (18/01/2008) La notizia: "Confturismo Veneto ha progettato una campagna pubblicitaria sui maggiori giornali tedeschi per dire che in Veneto la spazzatura non inonda le strade e che Venezia, Verona e le altre città della regione non [..]

  9. Eh, cosa fa un po’ di benessere improvviso. Fa dimenticare tutta la miseria precedente e fa guardare gli “altri” con un ingiustificato senso di superiorità.
    Un bravo a Matariele che ha saputo esprimere un giudizio che condivido in pieno e un brava a te che ci hai dato occasione di farlo.
    Intanto Buona Domenica a “tutti”.

  10. Amo ed amerò sempre Napoli. Amo ed amerò sempre la Patria, contro ogni evidenza. L’amore è gratuito e non aspetta di essere ricambiato. La mia Patria terrena è Napoli. Da questo sangue vengo, da questa terra sono nato. Come posso rinnegare le mie radici?

    Eppure, “nel fango affonda lo stivale dei maiali” (ricordate la canzone “Povera Patria” di Battiato?). Il peggio dei napoletani, figli degeneri, quelli che io posso riconoscere da una impercettibile inflessione del dialetto o da una lieve smorfia, sta divorando il suo popolo come pane.

    E mi devo sentir dire che la colpa è mia, la colpa è del mio popolo che “non fa la raccolta differenziata”! E che la fa a fare? Di fronte a una montagna di rifiuti (che non possono andare in nessun inceneritore…) io dovrei posare una busta alla destra “del monte” con i residui organici e una alla sinistra con il vetro? Per poi vederli buttare insieme in discarica? O per vederci passare subito dopo sopra una macchina che cerca di tornare a casa facendo la gimcana tra i sacchetti? Qualche giorno fa, in ufficio, non riuscivo ad entrare nel garage per i cumuli davanti al cancello…

    E’ un vero schifo! Ma i cialtroni, quelli che nominano un commissario e poi lo fanno dimettere perché non fa quello che dicono loro (eh, già, grandi esperti! illuministi da salottino dei miei stivali…), stanno sempre lì… Grandi filosofi, pronti a disquisire dei massimi sistemi ma incapaci di “leva’ a munnezza ‘a miez’a via…”

  11. Noi abbiamo la monnezza, loro sono una monnezza.

  12. Non esageriamo.

  13. cara Mariaserena, complimenti per il (bellissimo) post e grazie per l’amore che attesti nei confronti della nostra terra.

    tuttavia, da cittadino della Campania (provincia di Caserta), non mi sento di criticare quanto deciso dalla Regione Veneto, almeno non prima di vedere il contenuto degli spot.

    in fondo cercano di salvaguardare il loro turismo in Germania. spero solo che il messaggio pubblicitario non sia in alcun modo razzista.

  14. Caro Andonio, ho scritto il post commentando una notizia diffusa dai tg e dalle news di agenzia. Secondo le notizie, variamente amplificate e con frasi virgolettate attribuite a Galan e Zaia, la campagna pubblicitaria era del contenuto che ho illustrato nel post.
    Se poi la reazione “preventiva” (e non solo mia certamante, un piccolo blog conta davvero poco…) può contribuire o contribuirà a modificare il tiro… meglio così.
    Ma comunque, al di là delle forma, resta la sostanza degli interventi di politici e giornalisti che sono di tono variamente ma decisamente antinapoletano. E non è corretto che questo accada.
    ciao grazie.

    (il tuo avatar è sublime, il blog lo vado a leggere presto.)

  15. #si può esportare l’immagine della propria terra (il Veneto, in questo caso) senza lordare quella altrui (della Campania, nello specifico), soprattutto quando non ne ha per niente bisogno

  16. @ zuaccapelata: vero! è proprio quello che penso anche io!

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