Archivi del mese: luglio 2007

Libertà e …scherzi del caldo: io mi ricordo

Libertà: il bello del blog è che ci scrivo come mi pare.

 aeroplanino2(di mariaserena)

Un amico mi ha chiesto se conosco una casa editrice. Allora mi sono ricordata di quella volta che ho inviato un mio raccontino a Parole in corsa, un concorso letterario per aspiranti scrittori inediti indetto dall’Atac (azienda trasporti del comune di Roma)

Il raccontino era abbastanza passabile o almeno, io credo, presentabile; anche considerato che leggendo gli altri (tutti pubblicati sul sito del concorso)  non ho incontrato nè Pirandello nè C.E. Gadda.

E non mi sono affatto stupita di non avere nè vinto, nè aver ottenuto la pubblicazione su carta stampata; semmai mi sono stupita di averlo inviato, perchè sono un po’ allergica a queste cose.

E allora perchè mi sono messa a raccontare questa stupida storia? Perchè, semplicemente, ricordo che "vinse" un giornalista di Radio Vaticana. tetti e case3 (di mariaserena)

Tutto qui. e senza nessuna retroanalisi pallosa (mi scusino).

Ma oggi come allora non capisco come si fa a considerare autore inedito un giornalista… Io mi limito a un:  "e che ne so?"

Qualcuno lo sa? 

 

 


 


Versi cellulari della rete e nel web


note
Riflessioni cellulari sul WEB

La connessione si lancia veloce
in una rete che s’apre e dilata
i miei pensieri, le idee la mia voce.
Se all’improvviso è poi naufragata
la connessione, il colloquio è più assorto.
Più lieve muove e in silenzio si quieta.
Senza quei segni, la voce è del cuore
giunge e ritorna sicura a quel porto.
In quel silenzio che non fa rumore.


mariaserena (notturna)

11° NON DELEGARE

 lettera ai Genitori dei ragazzi che vanno o andranno a scuola


 TERZA-A

 

11° NON DELEGARE – NESSUNO DEVE SOSTITUIRTI
Dedico queste riflessioni ai genitori dei ragazzi che vanno ancora a scuola o che cominciano a frequentarla il prossimo Settembre.
Non ho quasi mai ricevuto regali dai miei studenti, né dalle loro famiglie; un po’ perché oramai questa è un’usanza superatissima, un po’ anche perché chi riceve regali, di solito, in qualche misura li ha sollecitati.
Però ho ricevuto biglietti, lettere, disegni, vignette e negli ultimi tempi sms, telefonate, contatti su messenger e foto dai cellulari. Il mio blog si chiama notecellulari perché nei tempi più recenti i contatti via cellulare con sms si sono fatti frequenti, spesso divertenti e alle volte drammatici.
Non ho ricevuto regali; però assai spesso nei colloqui con i genitori ho avuto l’impressione di ricevere vere proprie deleghe sull’educazione dei figli.
“Professoressa, gli parli lei. La stima, parla bene di lei. La ascolterà.”
“Professoressa, lo sa che ieri ha avuto un’emorragia al naso? Che dice, si prenderà la coca? Che devo fare?”
“Gli dica lei qualcosa, ieri abbiamo litigato, a momenti mi alzava le mani… “
“ Che ne dice gli posso comprare il motorino?”
“Sta chiusa per ore nella sua stanza. Che devo fare. Parli con lei”
E così via. Ricordo centinaia di frasi di questo genere.
In ultimo voglio anche citare quella per così dire umoristica di una mamma che, accompagnando la ragazza all’aeroporto, eravamo in partenza per la gita dell’ultimo anno con destinazione Vienna, sapendo che tra i compagni di scuola c’era anche il ragazzo dell’alunna mi raccomandò serissima: “Professoressa mia figlia è ancora una bambina, voglio che me la riporti così come gliela affido. Sono nelle sue mani.” Sarà andata come lei pensava? o pretendeva l’impossibile?
Ma tornando al discorso di fondo: i professori devono certamente essere anche educatori.
Ma un ragazzo prima di essere alunno è figlio. E quando la famiglia esiste deve fare la sua parte fino in fondo. Deve affrontare con fermezza ed amore le figlie e i figli. Qualsiasi cosa accada. Meglio uno scontro che il quieto vivere. Meglio l’ansia che l’indifferenza. E alla fine, forse dopo anni, ve ne saranno grati.
Sono vostri: amateli. E amateli con coraggio.  
Per questo mi permetto di inventare l’11° comandamento : NON DELEGARE


QUANDO SI COMINCIA A VOTARE?


 

mariaserena news

 

 

 


Quando si comincia a votare, sarebbe bello non cominciare a pentirsene.

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